La Resistenza nel Biellese, tra il ’44 e il ’45, ha prodotto il Contratto della Montagna. A guerra aperta, imprenditori, partigiani e operai si mettono d’accordo per migliorare le condizioni lavorative degli operai e stabilire l’equitĆ salariale tra uomo e donna. Guardare oltre, immaginare un futuro migliore.Ā Un evento eccezionale che a livello nazionale si raggiungerĆ negli anni ’60.
La Presidenza del Consiglio, con il 70Ā° Anniversario dela Resistenza, ha premiato l’idea e dĆ un contributo al progetto (Istituto per la storia della Resistenza e della societĆ Ā contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia,Ā ANPI, Amici della Lana, Storie di piazza, ACTA, Jean Vigo, Fondazione Marco Biagi).
Trekking e Shopping. Un itinerario a piedi lungo le tracce dell’acqua che diventa energia, entra nelle fabbriche, diventa lavoro e prodotto di eccellenza.
Il TrekShop ĆØ l’itinerario iconico della tradizione tessile biellese, dove al piacere di una bellissima passeggiata nella natura si unisce il comprendere la storia e poter acquistare negli outlet diĀ fabbriche storiche come il Cappellificio Cervo, il Lanificio F.lli Botto ora centro culturale, il Lanificio di Tollegno, Barbera nell’ex Lanificio Faudella, Cerruti a Biella.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ha cofinanziato la creazione di un Video partecipato che racconti il TrekShop. Per farlo ACTA e gli Amici della Lana svilupperanno un laboratorio per giovani videomakers, entrando nelle fabbriche, parlando con gli imprenditori e gli operai.Ā
Sessione creativa, gestita con il metodo dell’Open Space Techology. Ti aspettiamo!
Clicca qui per vedere tutti i dettagli:Ā Cibo per la mente Trova qui il REPORTĀ [wpdm_file id=23]
Sabato 8 e domenica 9 giugno si ĆØ svolto a Miagliano STORIE di LANA,Ā il primo evento promosso dal Comitato Popolare “AMICI DELLA LANA”… la gente affluita al Lanificio Botto ĆØ stata davvero tanta e la soddisfazione ancora di piĆ¹!!!
Il successo e l’interesse riscosso ci indicano che la direzione intrapresa ĆØ quella giusta e ci spingono ad andare avanti sulla stessa strada…Storie di Lana continua con nuovi impulsi, nuove energie e nuovi progetti in testa!!!!
Ma chi meglio di un visitatore esterno puĆ² raccontarVi le proprie impressioni sull’evento?!?! Lasciamo spazio alle bellissime parole di Carlo Dionisio, che ci onorano e ci riempiono di gioia.
Impressioni della visita al lanificio Botto dellā8 e 9 giugno 2013
Solo dopo aver visto la mostra-spettacolo di sabato e domenica scorsi āStorie di Lanaā di Miagliano presso lāex-lanificio Botto ho capito a fondo e apprezzato la lungimiranza del progetto che si voleva far conoscere.La rievocazione di ricordi del vissuto in fabbrica, lāesposizione di vecchi macchinari per mostrare i processi di lavorazione di un tempo, la dimostrazione di come Ā si sceglieva e si divideva la lana per indirizzarla verso le diverse applicazioni, di come nasceva il filo e poi il tessuto, le interviste ai dipendenti storiciĀ richiesti di rivivere nella fabbrica quei ricordi che sembravano ormai sepolti e dimenticati, il dibattito a tutto campo sulla storia della lana, le ragioni del suo declino e le proposte di potenziali sviluppi futuri.Il tutto assemblato in unāatmosfera gioiosa di gioco e spettacolo, che conferisce speranza ed ottimismo al futuro, dove la storia ĆØ un momento di orgoglio per le nuove generazione e non di depressione di chi vuole soloĀ rimpiangere quel glorioso passato nella convinzione che non tornerĆ mai piĆ¹.Lāho percepita come un inizio di unāoperazione culturale a tutto campo, uno sforzo comune per superare questi momenti di smarrimento generato dalla crisi. Smarrimento e non sparizione. Quindi lāinvito a ritrovarsi per confrontarsi su una miriade di nuove idee, proposte, sperimentazioni.Ā Il Comitato Popolare “amici della Lana” e tutte le Associazioni e Imprese coinvolte, attraverso questo evento hanno saputo dare alle loro proposte per uscire dallāattuale crisiĀ una tangibilitĆ maggiore di tanti convegni e dibattiti.Forse sƬ in questo caso ben venga un ritorno allo spirito del passato, quando la produzione biellese era divisa in piccole e diversificate eccellenze in competizione tra loro. Allora la produzione copriva quasi tutto il mercato, quella piĆ¹ ricercata a fianco di quella di massa. Ora, nel mondo globalizzato dove la produzione di massa ha raggiunto dimensioni nonĀ compatibili con la piccola realtĆ biellese, il territorio puĆ² ritrovareĀ la sua rigenerazione attraverso lo sviluppo di un artigianato semi-industriale di qualitĆ . La rinascita non puĆ² che ripartire dal settore della lana, che perĆ² non potendo da solo saturare tutto il potenziale operativo del biellese, dovrĆ soprattutto funzionare da esempio e volano per nuove creative sperimentazioni in tutti i settori, cominciando da una miglior conoscenza dellāambiente, per valorizzarlo eĀ conservarlo. La riscoperta del territorio attraverso una lettura scientifica della sua morfologia,Ā della sua fauna e flora aiuta a conoscerlo meglio e quindi di arrivare ad amarlo e di trattarlo bene e goderne delle sue specificitĆ . Questa iniziativa punta giustamente sul coinvolgimento emotivo della popolazione.Ā Si spera che la politica, quella alta, si affianchiĀ per operare di conseguenza Ā dando la giusta direzioneĀ al nuovo cammino.